Assieme per il Tagliamento

Associazione

I  COMITATI  FVG UNITI  

NELLA TUTELA  DELLA SALUTE, AMBIENTE  E  LEGALITA’

              PRESENTAZIONE DEI COMITATI CHE FANNO PARTE DELLA CONSULTA


Oggi in questa sala sono presenti molti Movimenti che sparsi su tutto il territorio regionale sono da anni occupati nella salvaguardia dell’ambiente continuamente assalito da possibili opere che se realizzate danneggerebbero la salute di noi cittadini e i luoghi in cui viviamo.

Ognuno di noi però, seppur impegnato a contrastare le differenti criticità che interessano i diversi luoghi di tutto il Friuli Venezia Giulia, è unito a tutti gli altri proprio da quanto oggi esprimeremo attraverso il documento che presenteremo in questa sede.

L’interesse comune per la salvaguardia del territorio ha trovato la totale condivisione da parte dei Comitati presenti nel considerare l’importanza della conservazione delle bellezze del paesaggio della storia da cui discendono le tradizioni e la cultura di un popolo e l’ambiente da cui dipende la stessa sopravvivenza.  

Per questo motivo oggi siamo qui riuniti per pretendere che le regole, che servano affinchè il valore dell’ambiente visto nel contesto paesaggistico storico architettonico venga difeso e mantenuto, siano rispettate come rispettate devono essere le istituzioni preposte ad espletare tali compiti.

Le ragioni dell’istanza che oggi presenteremo e che verranno compiutamente esposte dall’amico Aldevis del Comitato per la Vita del Friuli Rurale, hanno contribuito insieme ad altre iniziative che stiamo pianificando, ad impiantare questa unione di movimenti che abbiamo nominato “I Comitati del Friuli Venezia Giulia Uniti nella Tutela di Salute Ambiente e Legalità”  e che ufficialmente esordono oggi per la prima volta.

Questa squadra di Comitati che da anni lavorano insieme si è formata con lo scopo di organizzare un’unione d’intenti per progetti condivisi e sostenuti a favore della salvaguardia del territorio sempre più esposto ad una cementificazione selvaggia e non pianificata che rischia di impoverirlo inesorabilmente, sia dal punto di vista ambientale che paesaggistico, colpendo la salute di tutti noi e delle generazioni future. 

I Comitati che hanno dato vita alla Consulta è formato da Comitati sparsi dai monti al mare di tutta la Regione sono ufficialmente i seguenti:                                                    


Comitato per la Vita del Friuli Rurale

Comitato “Assieme per il Tagliamento”

Comitato  No TAV Bagnaria

Comitato per la salvaguardia del Golfo di Trieste

Comitato per la salvaguardia della Baia di Sistiana

Comitato difesa litorale carsico

Comitato No TAV Isontino

Comitato tutela acque bacino montano del Tagliamento

Associazione contro l’elettrosmog (ACE) Udine

Comitato “ Per Altre Strade”

Comitato ”Movimento tutela Arzino”

Comitato Acqualibera

Comitato NOSMOG Trieste

Comitato “uniti per l’ambiente”

Comitato di difesa delle fontane                          


F.P.  A.p.il T.

UDINE Palazzo della Regione FVG  14/02/13




Rassegna stampa:


I comitati difendono la Soprintendenza

Messaggero Veneto 15 febbraio 2013 —   pagina 12   sezione: Regione

di Viviana Zamarian  - UDINE - Insieme in difesa della Soprintendenza e contro la Regione. “Rea”, quest’ultima, di non aver redatto i piani territoriali. Le voci dei Comitati Fvg si sono unite, ieri, in un unico coro di protesta. Per esprimere la propria indignazione nei confronti di un’amministrazione regionale «che continua a navigare a vista senza un piano urbanistico, paesaggistico, energetico nell’interesse di pochi e nell’arbitrio dei propri assessori agendo indisturbata anche per la scarsa attenzione dell’opposizione». Parole amare quelle di Aldevis Tibaldi del Comitato per la vita del Friuli rurale. «Dalla redazione di questi piani – continua – arriva la certezza del diritto e la tutela ambientale, invece giacciono da anni fra continui rimandi e furbesche promesse. Vista tale mancanza si realizzano le cosiddette grandi opere di elevato impatto ambientale». E proprio in questa «deriva istituzionale», dicono i quindici Comitati che ieri hanno sottoscritto un documento congiunto «l’arrivo della nuova Soprintendente ha suscitato una levata di scudi proprio da parte dei responsabili di tale deriva». Ne è partita così «una campagna denigratoria fatta solo per far venire meno un organo di controllo e di cui il nostro territorio ha bisogno». «I suoi detrattori sono parlamentari e amministratori regionali – prosegue Tibaldi – quel che è certo è che la Soprintendente è stata subito percepita come un potenziale ostacolo all’affarismo presente qui da noi». Difesa che viene fatta con dati alla mano. «Dal mese di agosto a fine 2012 delle 2.769 istanze istruite dalla Soprintendenza quelle approvate costituiscono il 96,61%, i dinieghi 3,39% l’esatto contrario di quanto sbandierato dai detrattori». I comitati si oppongono a una deriva «autoritaria che esclude la popolazione alle decisioni che la riguardano». Da qui la condanna «alla soppressione del difensore civico regionale e di Agenda 21». Per la difesa del paesaggio è necessaria una programmazione «che la Regione non ha mai terminato». Presente la sigla sindacale Cisl (non sono mancate le critiche alla Cgil) mentre ha assistito all’incontro la candidata di Sel alla Camera Serena Pellegrino. ©RIPRODUZIONE RISERVATA



Soprintendenza, è scontro Ance-Comitati

Messaggero Veneto  16 febbraio 2013 —   pagina 08   sezione: Regione

di Viviana Zamarian - UDINE - A non tornare sono i numeri. Che, come alcune delle dichiarazioni rilasciate dai Comitati Fvg in difesa della Soprintendenza regionale ai beni architettonici, hanno suscitato più di qualche perplessità tra i costruttori edili ma anche tra alcune associazioni da anni attive per la tutela dell’ambiente. «Si fa presto a affermare – ha commentato il presidente dell’Ance Fvg Valerio Pontarolo – che la Soprintendenza ha dato parere favorevole a quasi il 97% delle istanze, peccato che non si dice che le ha licenziate con delle prescrizioni tali da farle diventare nei fatti dei dinieghi a tutti gli effetti». In mano all’associazione dei costruttori edili ci sono dati differenti. «Le cifre reali sono altre – spiega Pontarolo – ovvero che il 70% dei lavori in tutta la Regione è stato bloccato dalla Soprintendenza o per dinieghi veri e propri o per prescrizioni inattuabili. Questi sono dati oggettivi perchè a parlare sono le sentenze del Tar, tutte favorevoli ai ricorsi presentati contro queste decisioni che molte volte sono risultate contrarie a quanto stabilito dalla precedente Soprintendente o dalle commissioni consigliari dei singoli comuni». Su una cosa i costruttori concordano con i Comitati del Fvg ovvero sulla necessità che l’amministrazione regionale «rediga al più presto i piani territoriali affinchè vengano inserite delle norme ancora più chiare e certe ed infatti questa è stata una delle richieste che abbiamo fatto a tutti i candidati alle prossime elezioni regionali che abbiamo incontrato». «Vale la pena sottolineare però – conclude poi Pontarolo – che noi abbiamo sempre rispettato tutte le norme paesaggistiche vigenti e i Comitati non si devono preoccupare perchè anche noi siamo per la difesa e la tutela dell'ambiente ma non possiamo vederci vietare tutti i lavori». Le dichiarazioni dei Comitati non hanno convinto nemmeno alcune associazioni che operano sul territorio. «Se in cinque mesi – ha detto Renzo Bortolussi di Acqua, realtà nata per il controllo della qualità urbanistico ambientale – sono state valutate quasi 2800 istanze non è possibile che siano state analizzate bene e con attenzione. Noi siamo per la difesa dell’ambiente ma ci sembra che ora sia entrato in vigore il silenzio assenso da parte della Soprintendenza cosa che non può essere accettata». ©RIPRODUZIONE RISERVATA

Aldevis Tibaldi del

Comitato per la Vita del Friuli Rurale