Assieme per il Tagliamento

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NO AI FUORISTRADA

SUI FIUMI

DAL PIAVE AL CELLINA AL TAGLIAMENTO

I NOSTRI FIUMI

NON SONO PISTE DA  RALLY!

NO!

PERCHÉ NON VOGLIAMO IL BAJA NELLA ZSC DEI MAGREDI DEL CELLINA


In queste ultime settimane improvvisamente, come un fulmine a ciel sereno, si è riaperto a tutti i livelli il dibattito su un discorso che credevamo ormai chiuso da anni, cioè la presenza dell'Italia Baja nell’Area di Interesse Comunitario Magredi del Cellina.

Questo accade dopo che 13 anni fa la Regione Friuli Venezia Giulia, decise di precludere detta attività in un’area tanto delicata e protetta dalle Direttive Comunitarie Habitat ed Uccelli.


Grazie a questo rally, che proprio nei Magredi si svolgeva in passato, Il nostro paese, e il Friuli in particolare, rischia di essere sanzionato dalla UE, poiché ancora pende una procedura di infrazione. Ciò dovrebbe bastare ad evitare anche solo di avvicinare la parola “baja” alla parola “Magredi”.


Formulare simili proposte nel 2017 significa non solo ignorare il percorso determinato dalle Direttive Comunitarie Habitat (nr. 92/43 CEE ed Uccelli nr. 2009/147 CE già 79/409 CE), ma il luogo stesso dei Magredi, le sue peculiarità faunistiche e floristiche. Un così delicato luogo, che è patrimonio comune dell'Europa, non può essere sfregiato dal passaggio di fuoristrada a 150 km e oltre all’ora perché l'impatto di un simile evento inciderebbe in modo fortemente negativo sull'habitat e sulla fauna non per un giorno, ma per molti anni tanto da metterne in pericolo la conservazione.


Specie di fauna e flora non sono purtroppo facilmente replicabili come una carrozzeria di un fuoristrada, poichè che ci vogliono i tempi per nascere, crescere e svilupparsi eh no coincidono con quelli di una gara motoristica. Non si può ripristinare un habitat dopo il passaggio di simili auto con un colpo di scopa o di spugna come vorrebbe il signor Tavella e la consigliera Mara Piccin.


Simili aberranti idee non sono altro che il frutto di tragiche carenze di basilari fondamenti di cultura ecologica, che dovrebbero essere patrimonio comune.


Emerge anche un altro problema. Bisognerebbe sorvegliare il territorio anche fuori dalla manifestazione specifica, perché ogni fine settimana ci sono moto e fuoristrada che si “allenano” sui “Magredi”. A quando i controlli? A quando le guardie campestri?


Questo dibattito dovrebbe essere piuttosto l'occasione per la regione per accelerare l'approvazione dei piani di gestione della ZSC Magredi del Cellina e per elaborare un ampio progetto pilota che faccia dei Magredi un laboratorio per studenti e ricercatori per lo sviluppo delle conoscenze naturalistiche e sull'ecoturismo, un museo a cielo aperto che si trova tra la montagna ed il mare, in connessione ecologica inevitabile con la rete delle aree naturali della nostra regione e dell'Europa.

La pubblica manifestazione di domenica 5 novembre 2017, che si svolge al Parareit di Cordenons, è organizzata dalle sottoscritte associazioni ambientaliste del Friuli Venezia Giulia per condividere, sensibilizzare l'opinione pubblica e porre l'attenzione su quanto su esposto.


Cordenons, 5 novembre 2017



FORUM ASSOCIAZIONI NATURALISTE-AMBIENTALISTE


Associazione naturalistica Cordenonese, Associazione Naturalisti Sacile ONLUS, Legambiente Pordenone, Circolo Prealpi Carniche, WWF Fvg, Lega Abolizione Caccia Fvg, Società Naturalisti Silvia Zenari, LIPU Fvg, LAV Pordenone, CAI Pordenone, Terraè-officina della sostenibilità, A.S.T.O.R.E., Associazione Culturale Prometei Sacile, Orto Sostenibile Il Guado, ed altre.