VI
INVITIAMO A GUARDARE CON ATTENZIONE QUESTA SERIE DI
SCHEDE CHE SONO UNA SINTESI DEL DANNO AMBIENTALE
DOCUMENTATO DURANTE E DOPO LO SVOLGIMENTO DELLE GARE
FUORISTRADISTICHE "ITALIAN BAJA":
01)
un
circo in una area SIC?
02) disturbo
1
03) disturbo
2
04) fumi
05) scavi
e zolle
06) solchi
a Dandolo
07) solchi
a San Foca
08) inquinamento
biologico
09) rifiuti
lungo il percorso
10) piste
abusive in area di
reperimento
11) piste
abusive a San Foca
12) piste
abusive
13) morire
tra le ghiaie
Il testo che
segue correda le immagini delle schede portate
all'attenzione della Comunità Europea come prova
del danno ambientale.
Secondo
quanto pubblicato a pagina 4 della relazione tecnica
ambientale redatta il 15/01/01 dal dott. Verio Solari
della STAF s.n.c servizi forestali di Tolmezzo (UD), su
commissione degli organizzatori della manifestazione
motoristica denominata "ITALIAN BAJA" si afferma:"la
manifestazione in oggetto consiste invece in una gara
riservata ad autoveicoli di tipo fuoristrada come
definiti da reg. F.I.A, di cui oltre l'80% sono
autovetture 4x4 (di qui il termine fuoristrada) di
normale serie quindi munite di marmitta catalitica,
perfettamente in regola sia come emissioni che come
rumorosità, per la circolazione su
strada."
Le
immagini raccolte documentano invece:
emissioni
di fumi neri e fortemente inquinanti da parte di numerosi
autoveicoli concorrenti,
Pagina
4
Secondo quanto pubblicato a pagina 4 della relazione
tecnica ambientale redatta il 15/01/01 dal dott. Verio
Solari della STAF s.n.c servizi forestali di Tolmezzo
(UD), su commissione degli organizzatori della
manifestazione motoristica denominata "ITALIAN BAJA" si
afferma: " i concorrenti, pena la squalifica, sono tenuti
a seguire il percorso vistosamente segnalato da "balises"
colorate, tracciato lungo la viabilità
esistente."
"Si
tratta di strade dal fondo fortemente compattato dal
traffico pesante che normalmente si svolge su di
esse."
a) nonostante
l'imposizione ai concorrenti di rispettare rigorosamente
il percorso prestabilito, sconfinamenti altrimenti
impossibili lungo tracciati delimitati da "balises"
b) un
ingente movimento e sollevamento di suolo dal fondo dello
sterrato suggeriscono che in realtà non si tratta
di strade a fondo fortemente compattato così come
affermato dalla relazione stessa. Inoltre alcune di esse
sono state ricavate a tratti ex novo.
c) nonostante
il parziale rispetto da parte dei concorrenti dei
tracciati, così non è stato da parte dei
numerosi spettatori che ovunque si muovevano con i propri
mezzi calpestando brani di cotico erboso naturale senza
contare coloro che trascinati dall'entusiasmo si sono
improvvisati concorrenti senza però rispettare
alcun regolamento.
A
pagina 5 del medesimo studio, si legge:
"Da un
esame attento della lettera della Direttiva 92/43, del
documento"Managing Natura 2000 Sites" che ne costituisce
l'interpretazione autentica, nonché del DPR 357 e
dell'utile pubblicazione "Natura 2000 in Italia" edito a
cura del Ministero dell'Ambiente, Servizio della
Conservazione della Natura, (Direttore A.Cosentino
&endash; dic. 1999) si deve ragionevolmente concludere,
che 2 sono i livelli sui quali può agire un'azione
potenzialmente negativa nei confronti di un
Sito:
a) il
deterioramento dell'habitat naturale e
b) il disturbo delle specie che dimorano
nell'habitat
Le
immagini documentano ampiamente un
inequivocabile:
a) deterioramento
dell'habitat rappresentato da danni a carico del cotico
erboso di prato magredile attuato persino con clamorose
movimentazioni di suolo naturale ad opera di pale
meccaniche.
b) disturbo
delle specie come si evince dall'immagine
dell'esemplare di uccello morto fotografato (vista la
vastità dell'area percorsa dalla gara, quest'unico
esemplare diviene in realtà emblematico di un
danno ben più rilevante ma impossibile da
documentare. Inoltre la gran parte dell'avifauna
migratrice, stanziale e di quella che già stava
frequentando questi luoghi per i preliminari di
corteggiamento che preludono alla nidificazione, si
è allontanata dal Sito per il disturbo, e
quindi non ha potuto, per queste stesse ragioni, essere
fotografata).
A
pagina 7 della della relazione tecnica ambientale redatta
il 15/01/01 dal dott. Verio Solari della STAF s.n.c
servizi forestali di Tolmezzo (UD), su commissione degli
organizzatori della manifestazione motoristica denominata
"ITALIAN BAJA" si afferma :
"Riguardo
alla presenza degli spettatori ed ai loro spostamenti, si
deve precisare che le zone consentite al pubblico sono
ben precise e circoscritte: attorno all'Osservatorio
Ariete e al guado di Vivaro sulla provinciale dove
saranno presenti 4 postazioni di polizia".
"L'organizzazione mette in campo oltre 100 responsabili
di percorso, tra i cui compiti c'è anche quello di
vigilare sul comportamento degli spettatori e che i
concorrenti non escano dal tracciato segnalato".
Come
invece abbiamo potuto documentare, si può rilevare
in realtà che gli spettatori ed i loro mezzi si
sono potuti muovere in assoluta libertà in ogni
distretto ed habitat naturale a disturbo di flora e
fauna, senza che nessuno intervenisse a limitarne
l'impatto negativo. Questo pur considerando che le
sfavorevoli condizioni meteorologiche, hanno fortemente
inibito l'afflusso di un più folto pubblico, che
in caso contrario, avrebbe determinato un impatto
ambientale sicuramente maggiore.
Si
ricorda inoltre che
la
manifestazione motoristica "Italian Baja 2001" non
è mai stata autorizzata dal Ministero
dell'Ambiente" il quale con lettera del 8 febbraio del
2001 inviata alla Direzione Azienda Parchi e
Foreste della Regione Autonoma Friuli Venezia
Giulia evidenzia nel caso di rilascio di parere
favorevole da parte della autorità competenti,
l'adozione di un regime prescrittivo che
preveda:
- l'obbligo
di non alterare in nessun luogo lo stato degli
habitat;- l'obbligo dei concorrenti a non
abbandonare il tracciato della gara
- il ripristino dello stato dei luoghi al termine
della gara
La
stessa Regione accordando la propria autorizzazione
attraverso la Direzione dei Parchi e delle Foreste,
ribadisce con forza le stesse prescrizioni, subordinando
lo svolgimento della gara al rispetto delle
stesse.
Appare
evidente come praticamente, nessuna delle suddette
prescrizioni sia in realtà stata rispettata.
Infatti
a distanza di due settimane alcune aree attraversate dai
mezzi del "Italian Baja" appaiono evidentemente
alterate.
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